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Il Castello medievale aragonese di Brucoli XV sec. (Au)
Brucoli - Sicilia
Brucoli frazione di Augusta - Pubblicato Gennaio 2022
Il Castello e il borgo marinaro formano un binomio ricco di storia e di bellezza che affascina lo sguardo del viandante. La realizzazione del Castello risale al 1467, come risulta dallo studio del ricercatore Antonio Fadale.
Nel Cinquecento “La bruca” (Brucoli) sorge in uno dei feudi della Contea di Augusta e più precisamente in quello della Gisira. All’estremità Nord-Ovest del borgo adiacente il canale sorge il Castello Aragonese, un gioiello incastonato nel borgo marinaro, edificato nel XV secolo attorno alla già presente Torre Çabastida durante la carica a Governatore della Camera Reginale di Giovanni Çabastida da Barcellona su ordine della Regina Giovanna
Erniquez, moglie di Giovanni II° d’Aragona Re di Navarra e di Sicilia, per il potenziamento di difesa all'invasione turche e barbariche. In origine la Torre Çabastida
aveva la funzione di avvistatore marittimo e nel contempo era armata per la difesa del territorio, con lo scopo di respingere eventuali pirati o predatori. Tra il 1462 e il 1468 la torre Çabastida fu racchiusa da cinte murarie che formavano un bastione perimetrale a forma di quadrangolare con quattro torri, tre della quali cilindriche ed una poligonale. Lo scopo era quello di difesa del commercio marittimo di piccolo cabotaggio e di protezione ai depositi di frumento del caricatore bruca, come da ordine della Regina Giovanna d' Aragona. Nel 1462 la Regina Giovanna con l'approvazione formale cedeva i suoi diritti sull' emporio, il porto-canale e il territorio circostante a Çabastida e ai suoi discendenti in segno di riconoscimento e apprezzamento del suo operato.
A testimonianza di ciò l’epigrafe collocata all’ingresso del Castello:
“REGINA SICULIS DIVA REGNANTE JOANNA AEDITA SUM BRUCULAE FRUGUM CUSTODIA TURRIS BASTIDA VOCOR QUONIAM BASTIDA JOANES ME FIERI FECIT SUMPSI QUOQUE NOMEN AB ILLO”.
Mentre la Divina Regina Giovanna regnava in Sicilia io, Torre, sono stata innalzata a guardia dei cereali di Brucoli. Mi chiamo Çabastida mi ha fatto costruire e ho preso anche il nome da LVI. (Traduzione prof. Giovanni Satta)
Nel 1466 una parte di storia di Augusta si innesta con la storia dell'abitato di Brucoli con il suo territorio. E' necessario ricordare che in tale anno la contrada di Brucola continuava a far parte del feudo della Gisira, uno dei feudi della contea di Augusta, sotto l'egidaa di Giovanni II d'Aragona.
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