Il sarcofago funebre di Sançio (Sancho) Landogna XV sec.

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Inserto Pubblicato dalla Redazione il 5 Ottobre 2022


Le sculture monumentali del Medioevo ad Augusta sono poche a causa delle guerre, dei terremoti e dell’incuria dell’uomo nel corso dei secoli, creando danni irreparabili ai reperti.

Il sarcofago funebre in marmo attribuito al Conte Sançio Ladogna che si trovava allocato nella parete Ovest del Convento di San Domenico, poi trasportato sotto l’ultimo arco meridionale del porticato, dove si pensa fu furtivamente sottratto. Un'altra ipotesi è che il sarcofago funebre sia stato gettato come materiale di riempimento nella costruente palestra scolastica intorno all'anno 1959. Del monumento funebre rimane oggi solo un frammento, la parte inferiore destra del sarcofago, custodito nel Museo della Piazzaforte di Augusta. Fortunatamente il Sig. Giuseppe Bottino (fotografo) ha impresso nella pellicola della sua macchina fotografica questa immagine che giunge a noi permettendoci di commentarla. La fotografia ci permette di osservare la posizione del cavaliere con il viso sfigurato sdraiato su un giaciglio in posizione supina reggendosi la testa con il palmo della mano destra, il braccio sinistro cinge l’imponete armatura, la mano sinistra semichiusa evidenzia le tre dita indicando così che, oltre ad essere un uomo d’arme, era anche profondamente credente poiché il gesto indicato dalla mano simboleggia il Mistero della Santissima Trinità. Dalla antica armatura compaiono lo sbuffo e le calze-branche che si fermavano alle cosce. Il sarcofago presenta una decorazione geometrica realizzata con marmi policromi.
L’attribuzione del sarcofago monumentale a Sançio Landogna si basa su un’ annotazione presente negli scritti del Fondo Blasco, secondo cui accanto al monumento funebre c’era una lapide con la seguente epigrafe scritta in latino: “Il Conte Landogna / Donò Sabella (*) al Convento / Di cui tanto grande memoria / Si conservava con questo monumento.”
(*) Sabella era la località in cui il Convento di San Domenico era stato edificato. Si ipotizza che la costruzione del monumento funebre, realizzata tra il XV e XVI secolo, sia stata un' opera commissionata dal figlio Diego Gomez, Martino Sançio de la Guardia, qualche anno dopo la morte del padre Conte Sançio Landogna.
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Foto dx.2. Convento di S. Domenico / spazio f.f. da palestra.

L’Amministrazione Comunale ha dedicato una Via nella Contrada Pezzagrande al Conte Sancho Ladogna Signore di Augusta.




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