Augustani illustri da ricordare

Inserto

Inserto pubblicato nel Giugno del 2005 dalla Redazione.

Augusta fu una Città imperiale prima che demaniale i cui abitanti provengono da una estrazione sociale modesta. Alcuni augustani diedero vita alla propria attività nella speranza di migliorare le proprie condizioni economiche, altri per motivi ben diversi si sono distinti restando nella storia. Fra questi meritano di essere ricordati:








FRANCESCO VITA, nacque nel 1635 da famiglia nobile, giunse in Sicilia al seguito di Pietro d'Aragona. Francesco dopo le scuole superiori si laureò in diritto presso l'Università di Messina; amante di storia scrisse “Innesto storico della Città di Augusta”. Questo libro, descrive l'Augusta di un tempo con i suoi avvenimenti e percorsi storici dell'epoca, fu stampato con caratteri lignei dalle officine del Gueriglio di Venezia nel 1654 ed oggi, appartenete al fondo Blasco è custodito nella Biblioteca Comunale di Augusta. Francesco Vita morì a soli 28 anni la notte del 30 novembre 1663, venne sepolto nella Chiesa di San Domenico di Augusta.

SEBASTIANO SALOMONE, nacque ad Augusta nel 1849, il padre Carmelo, uomo dal forte carattere patriottico, nel 1849 assunse l’incarico di Comandate artigliere del Castello Svevo e nel 1860 fu costretto ad abbandonare la fortezza con le lacrime agli occhi, così ci racconta il figlio Sebastiano. Sebastiano ereditò dalla famiglia l’orgoglio e l’amor di patria, fece il liceo presso l’Istituto Casalaina Corsini, dove ebbe come professori di lettere Padre Cibali e Padre Liggeri . Abilitato all’insegnamento delle discipline letterarie, si dedicò professionalmente all’istruzione dei giovani augustani . Nel 1873 fondò la Società giovanile per l’istruzione popolare, con annessa “Biblioteca circolante”, istituì anche una scuola gratuita per adulti. Per tutte le attività profuse Sebastiano ricevette speciali attenzioni di stima da parte del Ministero e dal consiglio Provinciale. Nel corso degli anni successivi ebbe molteplici riconoscimenti sulle pubblicazioni e soprattutto sulla “Storia di Augusta” . Nel 1876 fece stampare a Catania da Giannotta “Augusta illustrata” – ovvero la storia di Augusta. In questo libro e nella descrizione della storia fu aiutato e incoraggiato da tantissimi augustani. Per sostenere le spese di pubblicazione 145 cittadini prenotarono le copie sottoscrivendone l’acquisto per un numero di copie di 219 e parte di queste opere andarono in donazione ai regnanti dell’epoca. Il Comune di Augusta contribuì con l’acquisto di 50 copie. Questa opera fu dedicata al Sindaco cav. Barone Zuppello e agli amministratori della città. Sebastiano non scrisse solo la storia di Augusta, ma realizzò tante altre pubblicazione che diedero lustro alla sua vita da scrittore.

FRANCESCO ZUPPELLO (Abate), sapiente e zelante patriota fondatore dell’Accademia Megarese, era un religioso che dedicò la sua vita al progresso intellettuale e morale della città, da scrittore pubblicò alcune memorie patrie, inserite nell’opera di Orlandi “La città Italiana” . insert53.asp


GIUSEPPE MIGNECO, nacque ad Augusta nel 1820 da modesta famiglia, studiò lingua italiana, latino, retorica e filosofia, si iscrisse in medicina all’Università di Catania dove ne conseguì la laurea, tre anni dopo nella stessa università conseguì la specializzazione in chirurgia. Da medico, ma anche da letterato, scrisse molte monografie scientifiche che lo portarono ad essere conosciuto e stimato dagli scienziati italiani ed europei. Nel 1869 il Governo italiano lo premiò con la medaglia d’argento, come benemerito della pubblica salute. Nel 1772 l’Accademia fisico-medica di Milano lo nominò socio onorario. L’avvocato Toullier scrisse di lui: “La sua vita fu tutta spesa in servizio della Scienza, dell’Umanità e della Patria.” Nel 1852 esercitò la professione di medico a Vittoria (SR), durante il periodo 1854- 55 prodigandosi alla cura degli ammalati di colera, usando un suo particolare metodo “Agarista” così lo chiamò, che non volle mai rivelare alla scienza. Il dottore oltre a dedicarsi alla sua professione e ricerca si dedicò alla ricerca storica e fu lui a sottolineare nei suoi scritti che la fondazione di Augusta era attribuita a Federico II e non ad Ottavio Augusto. Giuseppe Migneco concluderà la sua vita a Catania giorno 1 febbraio 1884. E’ ovvio che questi sono solo cenni della vita del dottore che fu intensamente vissuta.

LUCIANO FERRAGUTO, Ingegnere civile, grande oppositore del regime borbonico, si prodigò per la difesa di quelli che riteneva i diritti fondamentali degli augustani offrendo la sua preparazione tecnica-professionale nella soluzione dei problemi di Augusta. Prima dello Stato Unitario si occupò di fare realizzare le strade Augusta - Villasmundo e Augusta – Brucoli, calcolandone le spese e l’esecuzione dei lavori. Espresse il suo valido parere per la costruzione della ferrovia progettando la stazione a limite dell’allora centro abitato della città. Dopo diverse opere a beneficio della città riguardanti anche l’acqua potabile del fondo Gallina, ebbe diversi diverbi su questo progetto con gli amministratori della politica, ma non è dubbio il suo sincero amore per la città, per gli interessi di Augusta che difenderà davanti al Parlamento Italiano. Scrisse e pubblicò a Catania nel 1862 un Libretto dal titolo “Augusta di Sicilia al Parlamento Italiano” nel quale menzionava i pregi del Porto di Augusta.

GIUSEPPE MUSCATELLO, nacque ad Augusta il 10 dicembre 1866, figlio del notar Emanuele, divenne illustre medico e ricercatore, fu apprezzato all’Università di Pavia per i suoi studi. Legato alla città natia si dedicò alla cura dei malati gratuitamente. Al fine di fare ottenere dei benefici alla cittadinanza entrò nella politica attiva della città. E’ stato presidente onorario della Banca Popolare di Augusta, in sostituzione del defunto padre il quale era il maggiore azionista e cofondatore della stessa. Il suo amore per la città  trova ampia corrispondenza nella stima e nell’affetto della cittadinanza tutta. Altro segno di riconoscenza di Augusta per Giuseppe Muscatello è l’aver dato il nome del padre Emanuele all’ Ospedale Civile inaugurato il 1 gennaio 1926 nell’ex Convento dei Frati Minori nella Piazza delle Grazie. Il Dott. Giuseppe morì a Catania il 1 Agosto del 1951.


VINCENZO STRAZZULLA, nacque ad Augusta il 25 luglio 1870. Il giovane Vincenzo, molto promettente nello studio, venne mandato a studiare presso il Seminario Arcivescovile di Siracusa e venne ordinato sacerdote il 22 dicembre 1894, in seguito, iscrittosi all’Università di Catania, si laureò nel 1895 in Lettere. Tra gli insegnanti celebri di Vincenzo spiccarono Paolo Orsini e Vincenzo Casagrandi i quali apprezzarono la serietà e l’intelligenza del loro allievo. Nel 1897 insegnò presso i licei di : Catanzaro, Cefalù, Taranto e Messina. Nel 1905 conseguì la libera docenza in Storia antica. Vincenzo Strazzulla perde la vita ancora giovane il 28 dicembre 1908 a Messina a causa dell’infausto terremoto. ( La tela che lo ritrae è nella Chiesa delle Anime Sante - Augusta)

EMANUELE RINCÓN d’ASTORGA, nacque da famiglia nobile ad Augusta il 20 marzo 1680, già da fanciullo aveva dimostrato doti eccezionali e capacità musicali inclini verso una musica soave e sacra. Il suo maestro fù l’Abate Omodei, di nobile famiglia augustana, rinomato compositore di musica sacra e organista della Chiesa Madre. Dopo l’infausto terremoto del 1693 che distrusse la casa dei d’Astorga, la famiglia si trasferì a Palermo e nel 1698, con gran successo, venne rappresentato il suo melodramma dal titolo “La moglie nemica”. Per ovviare alle difficoltà famigliari e alla discordia con il padre abbandonò Palermo e si rifugiò a Roma presso l’ambasciata di Spagna sita nella Santa Sede. L’ambasciatore era il nobile Spagnolo duca Jvan Francisco Pacheco già viceré di Sicilia che in più occasioni aveva apprezzato il talento del giovane augustano. Emanuele era molto apprezzato negli ambienti nobiliari e culturali sia per i suoi spartiti musicali che per le sue scritture letterarie. Il bramo che lo rese celebre nel mondo religioso e, non lo solo, fu lo Stabat Mater composto nel 1707. La vita del compositore fu piena di impegni e di successi in tutta Europa. Nel 1715 torna ad Augusta e nell’Ottobre dello stesso anno fu nominato barone per il feudo Ogliastro. Compiuti 37 anni si recò a Palermo dove fu eletto Senatore e nominato governatore dell’Ospedale degli incurabili. La sua vita, intensamente vissuta, cessò a Madrid nel 1757.
A ricordo di questo grande musicista, il Comune di Augusta Gli ha dedicato una Piazza del Centro Storico.

ANDREA SALUTA, nacque ad Augusta il 28 Gennaio 1881, il padre Sebastiano (falegname) e la madre Raffaella Amato (casalinga). Le modeste condizioni sociali ed economiche della famiglia non influirono allo sviluppo fisico ed intellettuale di Andrea il quale frequentò con lodevole profitto tutte le classi di scuola elementare dimostrando attitudine all’aritmetica e alla geometria. La sua aspirazione e quella della famiglia era di proseguire negli studi e raggiungere un alto risultato scolastico. Nel 1893 superò brillantemente gli esami di ammissione alla Regia Scuola Tecnica. Andrea è stato prima alunno poi insegnante ed infine direttore fino alla riforma Gentile, diventando poi Presidente della Regia Scuola Complementare di Avviamento Professionale istituita nei locali del Convento di San Domenico di Augusta. Professore di Matematica che con spirito di sacrificio ha conferito la propria attività promozionale di cultura artistica e scientifica e mantenere alti i valori e le tradizioni della sua Città. Si è spento ad Augusta il 22 Gennaio 1945.
Nel 1964 al Prof. Andrea Saluta è stato dedicato il Liceo Scientifico di Augusta.


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