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Flora: Il Carrubo
Augusta - Sicilia
Territorio di Augusta - Flora carrubo
Il carrubo è originario delle aree litoranee Medio-Orientali, da dove si è diffuso nei paesi del bacino Mediterraneo, i quali forniscono oggi l’80% della produzione mondiale. In Italia, la coltura è diffusa principalmente in Sicilia da dove proviene circa il 90% della produzione nazionale.
Dal punto di vista morfologico, il carrubo, è una fabacea arborea sempreverde, a sviluppo piuttosto lento, provvista di una chioma ampia, folta e globosa. Può raggiungere una altezza di 10 m. Il fusto è vigoroso, con corteccia grigiastra-marrone, poco fessurata. Le foglie sono composte e paripennate cioè composte da più foglioline disposte su due file e innestate sull'asse centrale della foglia ed in numero pari. La biologia fiorale risulta piuttosto complessa; i fiori che possono essere ermafroditi oppure unissessuali, sono riuniti in infiorescenze a racemo inserite direttamente su branche o sul fusto. La fioritura è molto scalare, inizia ad agosto e procede per 4-5 mesi. L’impollinazione è anemofila ed entomofila (tramite vento o insetti) e si avvale della presenza di alberi impollinatori. I frutti si sviluppano nella primavera successiva alla fioritura e sono costituiti da silique indeiscenti (che non si aprono a maturazione), lunghe circa 15 cm, con epicarpo lucente, di color marrone scuro a maturazione e con mesocarpo carnoso, molto ricco in zuccheri. I semi sono piccoli, ellissoidali, molto costanti come peso (0,2-0,3 gr tostati), tanto che in passato venivano usati come unità di misura nella stima dei metalli preziosi: il termine “carato” deriva appunto dal nome arabo del carrubo. La maturazione avviene in settembre-ottobre sovrapponendosi con la fioritura. Dal punto di vista ecologico, la sua frugalità gli permette di sopravvivere in terreni poveri ed inospitali e, malgrado ciò, di sviluppare enormi tronchi perfino quando affonda le radici nelle spaccature delle rocce.
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