Augusta - Incursione dei Turchi nel XVI sec.

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Inserto Pubblicato dalla Redazione 15 Giugno 2024


Nel ‘500 Augusta si estendeva tutta sul chersoneso ed era composta da un agglomerato di case che creavano il borgo medievale.


Il borgo medievale era composto da circa 622 case e un numero di abitanti calcolati, da una stima approssimata, da 2.500 a 2.700 tra uomini, donne e bambini. Rispetto l’area abitativa vi era scarsa densità di popolazione. Dopo questa storica premessa ci accingiamo a raccontare episodi di soprusi, vessazioni e distruzioni che questi cittadini hanno dovuto subire dalla pirateria turca. Secondo lo storico Salomone le scorrerie ottomane ebbero inizio nel 1501 ma non si hanno notizie certe. Nel 1516 i turchi sbarcarono sulla scogliera di levante in un facile approdo non trovando ostacoli e l’invasione non si fermò, attaccarono alcune case rurali nella zona collinare saccheggiandole e uccidendo uomini e animali, dopo si diressero verso il borgo augustano. La fortezza-castello che era la struttura di difesa al borgo, posta all’ingresso della penisola, fu sopraffatta. Neanche la protezione del Patriarca San Domenico di Guzmàn, proclamato Patrono, servì a tener lontano dal borgo il pericolo turco, e anche nel borgo accaddero sopraffazione e distruzione.
Nel 1551 la flotta navale turca inviata sultano (*) Kanuni attaccò la cittadina e, dopo averla saccheggiata, incendiarono il Convento di San Domenico e parte del centro abitato.
Nel 1567 la costruzione dei Forti Garçia e Vittoria ed in seguito nel 1570 la Fortezza-Lanterna di Torre Avalos furono una protezione per la cittadina ma anche un deterrente all’invasione ottomana. Altre invasioni turche di cui non abbiamo documenti veritieri da poterle descrivere si sono verificante negli anni: 1552, 1553, 1560, 1585.
Il 24 Maggio 1594, come raccontato dagli storici locali, i Turchi sbarcarono a Sud della penisola nella zona di Terravecchia e furono affrontati dalle guardie che li respinsero gettandoli in mare. La legenda descrive: Apparve San Domenico su un destriero bianco con la spada sguainata ed i turchi si dileguarono. Poiché in quel periodo non si ebbe notizia che nel mare circostante la costa vi fosse la flotta turca; si suppone che fossero un gruppo di sprovveduti predatori o pirati rivieraschi che agivano per conto proprio.
La storia in breve della pirateria era una piaga per i paesi rivieraschi che venivano insediati e saccheggiati, togliendo quel poco che i cittadini avevano per vivere.
I pirati di oggi di cui sentiamo notizia dai mezzi d’informazione sono ben diversi, essi agiscono per una politica dettata dai paesi da cui partono per sequestri di Unità navali e riscatto di esse.
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(*) Il sultano dell' Impero Ottomano Solimano I o Kanuni,(1520/1566) intraprese una campagna militare contro le potenze cristiane del Mediterraneo e dell'Europa.
Foto 2.dx da Internet.


A cura di Francesco Carriglio | Tutti i diritti sono riservati |