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La Costruzione del Rigassificatore nell'area Priolo-Augusta
Notizia
Articolo pubblicato dal nostro lettore 21 Aprile 2009
Da quattro anni abbiamo rilasciato dichiarazioni, su stampa, in conferenze e simposi varie, financo in tv, dove esprimiamo, sia come UTL che come Federazione dei Chimici, un parere nettissimo in merito al Rigassificatore della Ionio Gas.
Non abbiamo mai espresso pregiudizi di merito sull'impianto, ma abbiamo sempre ribadito, rappresentato e motivato, che l'ubicazione dello stesso rappresenta un potenziale pericolo che la zona non puo' permettersi.
Sin dall'inizio abbiamo suggerito la costruzione off/shore, la quale avrebbe garantito le popolazioni che insistono nel triangolo industriale quantomeno dall'effetto domino conseguente ad una eventuale anomalia. Devi sapere che, come ho detto ieri in conferenza, l'impianto dovrebbe essere ubicato al confine di due siti industriali, in terra di nessuno, laddove circa tre anni fa
scoppiò un incendio che venne domato solo dopo 3 giorni, con rischio concreto di evacuazione degli abitanti di Priolo Gargallo.
Da una parte insiste la Polimeri, ex Enichem, con l'impianto di Polietilene, dall'altra la Raffineria ex Agip, oggi ISAB, con il suo carico di impianti, bisognosi di
molti soldi per essere rimodernati o comunque parte di essi messi in maggiore sicurezza. La leva occupazionale che stanno lanciando i Segratari della Fulc, altro non è che un
imposizione occupazionale fine a se stessa e al loro personale interesse, è risaputo ormai che per la costruzione del Rigassificatore verrebbero impiegati circa 1500 operai e tecnici per un periodo che non va oltre i 18 mesi; a regime l'impianto occuperebbe dagli 80 ai 100 addetti fissi, non sappiamo ancora con che tipo di contratto, visti i tempi, da ricercare tra l'altro nell'ambito di tecnici superspecializzati, con competenze specifiche anche sulla gestione della catena del freddo, tecnici attualmente non presenti nella ns. Provincia e, temo, neanche nella ns. Regione.
Altro elemento non trascurabile, oltre al fatto della pericolosità dettata da altri fattori oltre all'impianto in
sé ( non dimenticarti che parliamo di pressioni di esercizio spaventose, nell'ordine dei 400KG. e
più) è quello che viviamo in una zona catalogata S1, cioè altamente sismica, in piena zona rossa,
laddove ahimè, autorevoli eminenze nel campo della geofisica e della vulcanologia, hanno predetto certamente nel tempo, un evento sismico di proporzioni spaventose ( dichiarazioni di M. Tozzi e del Prof. Boschi, rilasciate in una recente puntata della Vita in diretta condotta da Lamberto Sposini )
"Siamo pressoché certi che un evento sismico di proporzioni spaventose si verificherà, forse nei prossimi 10 anni, lungo la costa orientale della Sicilia ).
Conviviamo già oggi con tanti, troppi incubi, siamo stati colpiti direttamente negli affetti più cari senza che nessuno abbia almeno provato a chiederci scusa, hanno avvelenato la nostra acqua, ammorbato la nostra aria, condannato a morte tantissimi nostri cari, deturpato le nostre coste, avvelenato il nostro mare, in nome di cosa dovremmo ancora dare fiducia a questi avventurieri colonizzatori che, tra l'altro, costruiranno l'impianto con i soldi che lo Stato
regalerà loro? Al di là dei benefici ai quali i politici fanno riferimento e che , al pari degli altri, non ricadranno nel territorio bensì solo nelle tasche dei soliti noti, dammi un solo motivo per cui, ancora una volta dovremmo dare fiducia ad una classe
imprenditrice che finora ha solo esportato ricchezza, lasciandoci solo malattie, disastri ambientali e cattedrali nei desolati deserti della ns. Provincia. Ti invito, vi invito , a diffidare delle tante chiacchiere messe artatamente in giro in questi giorni , come Ugl sono convinto che dovremmo schierarci
affinché l'impianto venga costruito off/shore, ad una distanza tale da garantire almeno un minimo di sicurezza nel caso di un evento sismico, almeno avremo scongiurato il pericolosissimo effetto domino che si scatenerebbe nel caso di un'anomalia ad uno degli impianti limitrofi allo stesso.
Sarà la storia , come sempre, ad omaggiare i giusti, gli onesti, coloro disposti a farsi tacciare di immobilismo o pressappochismo che dir si voglia , nel caso in cui, costruito l'impianto laddove hanno deciso di costruirlo, succederà quel che deve succedere,
Penso che, da uomini onesti quali siamo, non possiamo accollarci una responsabilità del genere, senza ritorno oltretutto, datosi che comunque vada, i meriti annessi a questa vicenda,
andranno agli individui che sponsorizzano fortemente questo progetto.
Questo è quanto si potrà dire a chi verrà prossimamente a visitare il Santuario della Madonna di Adonai a Brucoli,
in provincia di Siracusa.
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