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UNITALSI - Giornata di primavera alla “A’ Palumma“ di Augusta
Notizia
Comunicato Unitalsi del 1 Maggio 2017
L’ultima domenica di aprile, l’UNITALSI, ha dedicato una giornata di relax all’aperto, per tutta la famiglia unitalsiana della sottosezione di Siracusa.
Provenienti da Siracusa, Palazzolo, Sortino e Augusta, ci siamo ritrovati negli ampi spazi dei locali “ A’ Palumma” di Augusta, di proprietà della nostra sorella unitalsiana, dottoressa Marisa Samperi. Il tiepido sole e i fiori e il verde tutto intorno, hanno fatto da cornice al primo momento vissuto insieme: la Santa Messa. Ha celebrato il nostro cappellano della Grotta di Lourdes, padre Michele Boccaccio.
Abbiamo partecipato, come sempre avviene negli incontri dell’UNITALSI, al momento di condivisione dell’Eucarestia. Dopo il “cibo spirituale”, ci siamo cibati di quello materiale e, forse, per chi non è a contatto con le persone disabili, pranzare al ristorante in una qualunque domenica, può sembrare del tutto naturale. Purtroppo, per tante persone disabili, non è così. Provate ad immaginare cosa può significare per un disabile costretto a stare sempre in casa propria o in casa famiglia o in casa di riposo, dove si vedono sempre le stesse facce, o addirittura , se si è soli, non si vede nessuno per giorni, non c’è nessuno a tavola con cui scambiare una parola. E il cibo che si mangia, per quanto buono, non ha sapore perché manca un ingrediente che gli darebbe più gusto, manca la compagnia, manca la condivisione.
Ecco… provate ad immaginare, cosa può essere stata una giornata in cui settanta persone, allegre e vocianti, pranzano nella stessa sala, condividono lo stesso cibo e si scambiano parole e gesti conditi con l’amore per il servizio al fratello disabile. Fratello che, per un giorno, mangia un cibo che ha un sapore di aiuto, di disponibilità, di ascolto, di sorrisi, di condivisione. Tutto questo è stato il nostro pranzo che, agli occhi di chiunque, era un banale pranzo al ristorante, ma che per la famiglia unitalsiana è una festa speciale. Alle 16.00 ci siamo salutati, felici e, nello stesso tempo, dispiaciuti di lasciarci, ma c’erano i fratelli dei paesi più lontani che avevano molti chilometri da percorrere per il rientro. Così l’appuntamento è ad un prossimo incontro, che potrà essere solo di preghiera o anche di fraternità come in questa domenica, ma sarà certamente un momento di dono reciproco, perché mai chi aiuta il fratello in difficoltà rientra a casa senza avere ricevuto da quel fratello, molto più di ciò che gli ha potuto dare. In ogni gesto che si compie c’è sempre la gioia di poter fare qualcosa per chi non può camminare o vedere o sentire o parlare…. perché:
"Più dona chi dona con gioia…
A tutti coloro che soffrono o sono soli
donate loro sempre un gaio sorriso,
donate loro non solo le vostre premure,
ma anche il vostro cuore." ( Santa M. Teresa di Calcutta)
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