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AUGUSTA: LA "BELLA ADDORMENTATA" COME NELLE FAVOLE
la Rubrica il Pungiglione
Notizia del Pungiglione pubblicata il 7 agosto 2012
C’era una volta una cittadina un po' particolare, metà isola e metà penisola.
Allo straniero giunto alle sue porte, si presentava uno scenario davvero interessante. Un grande Castello, da un’altura, ne caratterizzava il territorio estendendo il suo dominio su tutta la terra emersa dell’isola, oltre che sul grande porto dove due antichi forti facevano da baluardo difensivo alle incursioni nemiche.
Ammirata la pregevole Porta Spagnola, gloria e vanto dei cittadini, e varcando quindi l’ingresso alla città, si accedeva all’isola dove erano situate Chiese e Palazzi nobiliari di pregevole esteriorità architettonica.
Pur non possedendo grandi risorse economiche i cittadini vivevano sereni immersi in un ambiente pulito e salvaguardato, circondati dall’azzurro mare cristallino delle sue coste. Tantissime le Palme, che facevano bella mostra di sè in ogni dove e che offrivano, oltre al piacere della vista, un provvidenziale riparo dal sole nelle torride giornate estive.
Una fresca granita sorseggiata nel grande Parco, in ascolto della musica eseguita dalla banda musicale da un Palco appositamente realizzato, poteva essere il programma di una bella giornata domenicale da passare con la famiglia.
Il Parco, tra l’altro, era davvero pregevole ... tante le varietà di flora, fiori e aiuole dovunque allietavano gli occhi e lo spirito. Una grande Fontana, tutte le domeniche, veniva messa in funzione; gli zampilli illuminati da faretti si proiettavano verso il cielo, facendo risaltare l’eroica figura del Milite Ignoto posta innanzi; una statua davvero pregevole realizzata con il bronzo catturato al nemico nella 1° grande guerra.
La sera ci si poteva recare al cinema all’aperto, ce ne erano ben due che si sfidavano nel proiettare i film più belli del momento. I cittadini erano orgogliosi della propria cittadina, avevano il rispetto del bene comune, erano orgogliosi nel dare, piuttosto che nel prendere.
Gli abitanti eccellevano anche nelle attività sportive; calcio, pallanuoto, canottaggio, basket e pallavolo quelli più seguiti, nei quali riuscivano spesso ad ottenere numerosi riconoscimenti sia in campo nazionale che internazionale.
Augusta, l’invidiata cittadina di ieri esiste ancora oggi ...anzi, ci sarebbe da dire, resiste ancora oggi! La grande Porta Spagnola, restaurata di recente, è completamente sfregiata da frasi idiote e disegni ancor più deprimenti da chi fa dell’inciviltà il proprio credo, affidando ad una bomboletta di vernice il risultato della propria mente malata e contorta.
Il grande Castello è in completo abbandono, le sue mura, stanche di gridare al vento il proprio aiuto, stanno lentamente sprofondando verso il mare. I Forti sono due simulacri in mezzo al porto, nel senso che, pur restaurati, nessun cittadino può accedervi neanche in barca ...c’è qualcosa di più inutile nel spendere soldi pubblici per una cosa della quale poi il pubblico pagante non può usufruire?
Il Mare che la circonda, non possedendo Augusta una rete fognaria degna di questo nome, è una cloaca a cielo aperto e le Palme, un tempo fiorenti, sono ormai quasi tutte estinte grazie al Punteruolo Rosso: questo è un insetto davvero fortunato! Gode infatti della più assoluta immunità, nel senso che può agire indisturbato senza che nessuno muova un dito per contrastarlo.
La Banda, o quello che ne resta, non suona più nel grande palco, adesso meta del vandalismo e dell’incuria. Del grande Parco ne sopravvive solo l’area: la flora, abbandonata a se stessa, deve la sua sopravvivenza alle piogge e alla speranza di non essere sufficientemente bella e appetibile per essere estirpata dall’incivile di turno.
Le mura perimetrali, al pari di quelle del Castello, stanno lentamente cedendo; sembra la ribellione di una natura che, non più curata, tenta di riappropriarsi della sua libertà perduta.
La grande Fontana non “spruzza” più da anni, le sue vasche sono immondezzai a cielo aperto né più né meno come la piscina comunale. Di attrezzature sportive manco a parlarne...non è possibile svolgere attività perché non esiste nessuna struttura sportiva degna di questo nome...non abbiamo più neanche un campo di calcio! Gloriose società scomparse dopo anni di onorato impegno e risultati...
I cinema all’aperto non esistono più ...anzi, non esiste più nemmeno un cinema. Tutti hanno preso, nessuno ha dato alla città; Augusta è ormai un immenso dormitorio, non c’è più nulla di cui andare orgogliosi!
La favola del “...e vissero felici e contenti” è miseramente fallita! Che fare allora? L’appello è rivolto a chi ha ancora amore per la nostra città, a chi è disposto a metter da parte il proprio interesse personale per quello comune, a chi ancora oggi la parola “Augusta” suscita quel senso di appartenenza ormai perduto, forse, per sempre.
La speranza di salvezza è oggi legata a queste poche e semplici parole ...forse siamo ancora in tempo ma occorre fare in fretta perché il tempo ci è tiranno ...dopo tutto sperare non costa nulla, sognare ancor di meno!
Il Pungiglione