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Il Maestro Carlo Muratori al Circolo Unione di Augusta nella
serata di
Auguri di Natale 2009
Notizia
Articolo pubblicato dal nostro lettore il 23 dicembre 2009
Magica serata quella di giorno 17 dicembre al Circolo Unione con musiche, canti e recita di brani, usanze, costumi popolari che caratterizzano la cultura e la storia della nostra Sicilia. Una storia che scorre nel tempo in modo circolare, non lineare, con fatti, episodi, avvenimenti, drammi, modelli tematici che puntualmente si ripetono. Una storia a fosche tinte, in bianco e nero fatta di forti emozioni e passioni che di rado lascia spazio a intermedie e variopinte routinarie scene di vita.
Carlo Muratori, cantautore, studioso di tradizioni popolari, vincitore di prestigiosi premi, compositore di varie colonne sonore, ha calorosamente cantato il tema della donna e dell’amore nei suoi quattro aspetti principali: amuri, gilusia, spartenza e sdegnu. Obiettivo sottrarsi alle brutture propinateci giornalmente dai mass-media e riportarci alle nostre radici , tradizioni e motivi fondanti l’ originaria cultura. Una parentesi anche per il dramma consumatosi l’8 agosto 1956 a Marcinelle in Belgio dove morirono centinaia di minatori tra cui molti poveri emigrati siciliani.
La presidente del Circolo, dott.ssa Gaetana Bruno ha voluto, per una ricorrenza così importante come il Natale, un altrettanto importante ospite e ha introdotto lo spettacolo con la lettura di un articolato curriculum di Muratori, soffermandosi successivamente sul significato del Natale. Una festa da considerarsi moderna, introdotta dalla Chiesa solo nel 350 d.C. nel periodo del solstizio d’inverno quasi a rimarcare il passaggio dalle tenebre alla Luce, alla Verità Rivelata. L’immagine del piccolo Gesù Bambino, nella umile grotta di Betlemme, con le braccia sollevate ed allargate ci ispira sentimenti di tenerezza, di amore e solidarietà per i più poveri e bisognosi.
E’ stato un susseguirsi di vecchi brani popolari, da “Ciuri, ciuri” a “Si maritau Rosa”, “lu Sciccareddudi di lu
me cori, ”Marranzanata”, “u muccaturi”, con elogio e dediche particolari a Domenico Modugno, di cui l’artista ha magnificamente interpretato “L’uomo in Frack”, e a Ignazio Buttitta
del quale ha esaltato l’alto valore poetico, citando qualche
famosa ottava che nell’arco di otto versi riesce a trasmettere
tutto il dramma e la passione per l’amore non ricambiato da
parte della donna amata. Il pubblico, che ha riempito totalmente
il salone del Circolo, ha apprezzato la performance del maestro
seguendolo attentamente, applaudendolo continuamente,
accompagnandolo con ritmiche battute di mano, inserendosi nel
programma con quesiti e richieste varie. Superlativa serata
quella di giorno 17 dicembre che lascerà un segno nella storia
delle manifestazioni del Circolo. A volere trovare qualche
imperfezione nel poliedrico artista e maestro forse la scelta
delle tematiche che hanno rischiato di eclissare i sereni e
pacati sentimenti e valori spirituali natalizi.
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