100° Anniversario di Caporetto
Rievocato al Circolo Unione il 24 Ottobre 2017 il centesimo anniversario di Caporetto – Conferenza dell’Avv. Forestiere e del Ten. Col. Lucca
Il centesimo anniversario della battaglia di Caporetto, svoltasi durante la I Guerra mondiale tra il 24 ottobre ed il 12 novembre 1917, è stato ricordato dal Circolo Unione di Augusta con una conferenza storica dal titolo “Caporetto: dalla disfatta alla memoria” che ha visto relatore l’Avv. Antonello Forestiere, Direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta, con l’intervento del Ten. Col. Massimo Lucca, Vice Comandante del 62° Reggimento Fanteria Sicilia della Brigata Aosta dell’Esercito Italiano, di stanza a Catania. In mostra in sala alcuni cimeli d’epoca a cura dell’Associazione storica Lamba Doria di Siracusa.
Dopo il saluto della Presidente del Circolo Dott.ssa Gaetana Bruno, l’Avv. Forestiere ha illustrato i luoghi della battaglia, l’attuale Kobarid in territorio sloveno, con un confronto tra passato e presente, soffermandosi in particolare sullo sviluppo del turismo storico legato alle memoria di quella battaglia, attraverso un moderno museo ospitato nella cittadina ed un percorso guidato sui luoghi dei combattimenti. Ha quindi descritto la composizione del Regio Esercito italiano comparandola con quella dell’esercito austro-ungarico del tempo. Ha chiuso ricordando il sacrificio di circa tredicimila soldati italiani caduti ma anche quello dei prigionieri e dei civili esuli, con particolare riferimento alle sofferenze patite dalle donne ed ai nuclei familiari dei quali erano rimaste responsabili.
Il Ten. Col. Lucca ha invece descritto tutte le varie giornate della battaglia, descrivendo le fasi dell’attacco e dello sfondamento delle linee italiane da parte del nemico, evidenziando i reparti avversari che concorsero principalmente all’azione. Ha ricordato l’impiego dei gas da parte dei tedeschi, la figura del giovane Rommel e la nuova tattica di infiltrazione dei suoi uomini, basata su piccoli reparti pesantemente armati che disorientarono le nostre linee.
Al termine il giovane Giorgio Failla ha letto alcune lettere dal fronte tratte dal libro “La guerra di mio nonno”, scritte al tempo ai propri familiari da un parente militare a Caporetto e poi prigioniero di guerra degli austriaci.
Museo storico di Kobarid