I Forti Garçia e Vittoria

Augusta - Sicilia

Opere storiche della città - Pubblicato nel Marzo 2008






Gli Spagnoli, una volta conquistata la città, si prodigarono nel fortificarla sia sul lato di terra che su quello di mare. La posizione strategica di Augusta nello scacchiere commerciale e militare e la rilevante importanza assunta dal suo porto a livello di scalo marittimo richiedevano una celere attuazione della sua fortificazione. Il viceré di Sicilia don Garçia Álvarez de Toledo marchese di Villafranca, dopo aver combattuto nel 1565 in difesa di Malta e vinto il nemico ottomano, ebbe l'incarico dal Re Filippo II di impedire nuove incursioni alla città da parte dei turchi e fece allora erigere nel 1567, su progetto dell'Ingegnere militare A. Giovanni del Nobile, nei due lembi di terra emersa a Nord-Ovest del porto megarese due baluardi a completamento delle opere di fortificazione a difesa del porto di cui era anche in progetto la lanterna-fortezza Torre Avalos che fu realizzata qualche anno dopo. Ad una fortificazione diede il suo nome Garçia, all’altra quello della moglie Vittoria Colonna. Durante gli ostili combattimenti tra francesi e spagnoli per la supremazia del territorio nell'Agosto del 1675 i Forti, dopo una breve battaglia, furono conquistati dai francesi al comando dell'Ammiraglio Louis Victor de Rochechouart visconte di Vivonne. Nel 1743 i Forti, come isola, fecero parte del lazzaretto di Punta Cugno nel corso dell’epidemia di peste scoppiata in città. Nel Forte Vittoria fu costruito un forno crematoio utilizzato per cremare le persone morte di peste, limitando così la propagazione dell'infezione. Dal 1828 per un ventennio i Forti furono utilizzati come istituto di pena per i prigionieri malavitosi irriducibili.  Nel 1836, con la diffusione dell'infezione colerica, nei Forti già casa di pena, furono separati i detenuti dagli ammalati e adibiti anche come Sanatorio per la disinfestazione. Ancora oggi all'interno del Forte Vittoria vi sono tracce di questo passato, come il forno crematorio. Nel 1850 i Forti per un breve periodo divennero Infermeria Marittima di Frontiera per l'assistenza ai naviganti bisognosi di cure in transito nel porto. Nel 1911 restaurati dalla Regia Marina e adibiti a scopo militare, il Forte Garçia fu utilizzato come magazzino-deposito per il munizionamento e Forte Vittoria come Base del Comando Navale per la spedizione della Guerra Italo-Turca. Nel 1918, a causa della epidemia spagnola, i Forti divennero centro di disinfestazione e cura di questa pandemia influenzale. A termine della 2^ Guerra Mondiale i due Forti sono stati utilizzati dalla Marina Militare come magazzini-deposito per il cordame e la pittura destinati alle Unità Navali, la loro dismissione a deposito avvenne alla fine degli anni '60. Dopo 40 anni di totale abbandono, degrado e preda dei vandali i quali hanno cercato di asportare l'effige del viceré Garçia (foto a destra) murata sull'omonimo Forte, recuperata e in esposizione presso il Museo della Piazzaforte, sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Forte Vittoria, effettuati a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. Il 31 luglio 2009 il Forte restaurato è stato riconsegnato alla Città nel corso di una solenne cerimonia. Aspettiamo che anche il Forte Garçia venga restaurato e ci auguriamo che questi due baluardi di Augusta collegati alla sua storia possano entrare presto a far parte degli itinerari turistici della Città e che siano utilizzati a beneficio dei pubblici cittadini. Rimane la rimozione dei relitti delle navi semi-affondate appartenenti alla Marina Militare che da tempo giacciono in prossimità dei Forti deturpandone la visuale e la bellezza dei due baluardi.



AGGIORNAMENTO News 2014:
La Marina Militare Italiana dopo aver superato diversi cavilli burocratici ha indetto la gara per la rimozione delle unità navali semi-affondate di sua proprietà che da moltissimi anni deturpavano la veduta dei due baluardi. Queste unità dopo essere state bonificate erano state ormeggiate in prossimità dei Forti essendo questo tratto di mare di pertinenza della Marina Militare, quindi vigilata. Poi l'erosione del mare e il trascorrere del tempo hanno fatto sì che le unità navali siano affondate adagiandosi a pochi metri di profondità a causa della secca che delimita l'aria dell'isolotto in cui sono edificati i due Forti.
Augusta 10 Dicembre 2014



AGGIORNAMENTO News 2015:
I relitti dei Forti appartenenti alla Marina Militare finalmente sono stati rimossi con il plauso della Sovrintendenza ai Beni Culturali, degli amanti della storia e dei cittadini augustani. L’Arsenale Militare Marittimo di Augusta ha coordinato le operazioni di recupero e di smaltimento con il Gruppo Mammoet Salvage B.V. di Rotterdam (NL) che si è aggiudicato la gara d’appalto, in rispetto alle normative vigenti sull’ambiente e sull’inquinamento marino. Durante i lavori di recupero l’area in prossimità dei Forti è stata denominata "Bacino di Demolizione", essa è stata circoscritta con barriere metalliche fissate ai fondali creando così una rete di contenimento degli oggetti corposi e con una barriera di panne galleggianti per la circoscrizione di eventuali versamenti di oli e di prodotti combustibili, per il monitoraggio ambientale circostante è stato istallato un sistema di sonde multi-parametriche. I relitti recuperati sono: i dragamine in legno classe 500 MSC (serie alberi) Loto e Giaggiolo e la MTF (Moto Trasporto Fari) di cui era integra solo la chiglia in ferro che si trovava adagiata sul fondale. / Augusta 16 Aprile 2015




A cura di Francesco Carriglio. | Tutti i diritti sono riservati |