La tragica Battaglia Navale tra l’Isola di Gaudo e Capo Matapan (1941)

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Inserto Pubblicato dalla Redazione 12 Febbraio 2023


Per una singolare “circostanza” alle 22:30 del giorno 28 Marzo 1941 la I^ Divisione Navale Italiana navigava a Nord dell’isola di Creta, in solo pochi minuti in un agguato fu attaccata e distrutta dalla supremazia delle Unità Navali britanniche. Un episodio doloroso ma non vergognoso per la Regia Marina Italiana.

La mattina del 26 marzo 1941, come pianificato dalla Supermarina, la IX^ Squadriglia (Poeti) composta dai Cacciatorpedinieri: Alfieri (capo squadriglia), Giorbertì, Carducci e Oriani ricevettero l’ordine di pronto a muovere, l’ordine proveniva dal Comando della I^ e VIII^ Divisione Incrociatori (Zara, Pola, Fiume, Garibaldi, e Abruzzi) al Comando dell’Ammiraglio Carlo Cattaneo da cui erano alle dipendenze. I primi tre Incrociatori pesanti, armati con i cannoni da 203 mm, erano nella Base di Taranto, altri due leggeri erano nella Base di Brindisi e vennero informati della uscita in mare e che avrebbero preso parte all’operazione di controllo per impedire ai convogli navali inglesi il rifornimento in Grecia. Alle ore 16:00 dello stesso giorno fu confermata alla IX^ Squadriglia la partenza fissata tra le ore 22:00 e le ore 23:00.
Alle ore 23:00 si ebbe l’ordine di muoversi dal Comando di Divisione, appena usciti dal porto di Taranto trovarono il mare agitato con onde provenienti da Sud-Ovest che preoccuparono il Capo Divisione, non tanto per gli Incrociatori ma per le Unità minori che facevano fatica a stare in linea di fila emettendo ben visibile fumo nero proveniente dai loro fumaioli. A bordo delle Unità il personale imbarcato era composto da Ufficiali, Sottufficiali, Marinai graduati e Comuni, gente di mare esperta e preparata ad ogni evento.
Tutti cominciarono ad avanzare ipotesi sugli scopi che avevano motivato la I^ e la VIII^ Divisione per questa improvvisa sterzata ad Est per operare verso il Sud della Grecia e cercare di intralciare i rifornimenti copiosi che l’Inghilterra stava in quei giorni inviando in Egitto. Qualche ora prima dalla base di Napoli la Corazzata Vittorio Veneto, che alzava l’insegna dell’Ammiraglio Angelo Jachino, scortata da numerosi caccia e nello stesso tempo dalla base di Messina la III^ Divisione, composta dagli Incrociatori Trento, Trieste e Bolzano al Comando dell’Ammiraglio Luigi Sansonetti si dirigevano al congiungimento della Squadra Navale alle dipendenze dell’Ammiraglio Angelo Jachino, che aveva alzato la sua insegna sulla Corazzata Vittorio Veneto e che il 28 mattina si sarebbe dovuta congiungere in un punto prestabilito a 100 miglia a Sud di Guado, isolotto sotto Creta, nulla traiettoria della rotta per Alessandria di Egitto.



A cura di Francesco Carriglio | Tutti i diritti sono riservati |