Augusta: Boac Compagnia Aerea Trasporti 1945-1950

Inserto

Inserto pubblicato nel Novembre del 2010 dalla Redazione.


Nel dopoguerra, si sa, la vita non è stata affatto facile per nessuno, soprattutto in un paese vinto come il nostro. Il sud d’Italia, già povero di suo rispetto al nord, ha visto la popolazione civile ridotta alla fame per la totale assenza di lavoro e delle più elementari risorse per la sopravvivenza.





La Compagnia Aerea B.O.A.C. (British Oerseas Airways Corperation) in Italia dal Febbraio del 1945 per il trasporto di militari e civili, grazie a potenti e moderni Idrovolanti "Flying-Boat", assicurava il collegamento tra la Gran Bretagna con i paesi dell’estremo Oriente, con l’Australia e con l’Europa liberata. In questa ultima area geografica gli aerei facevano scalo d'appoggio sia in Francia (Marsiglia) che in Italia (Augusta). Nel luglio del 1945, l’insediamento ufficiale ad Augusta della Compagnia di trasporti inglese BOAC fece sì che circa trecento augustani trovassero un lavoro per il sostentamento delle loro famiglie; marinai, motoscafisti, motoristi, cuochi e semplici camerieri furono così assunti con le citate mansioni per dare assistenza ai mezzi e comfort ai passeggeri ed equipaggi aviatori in transito, una davvero felice circostanza che alleviò non poco la profonda crisi economica in atto. La Compagnia Boac rilevò la struttura inglese che veniva usata dalla RAF al termine del conflitto. Nella nostra cittadina la Boac poteva sfruttare l’ampia rada per l'ammaraggio e il decollo dei suoi aerei, oltre agli impianti forniti dal Comando Marina nel comprensorio di Terravecchia. La biglietteria e la sala d'aspetto in un primo momento furono collocate in una casa a piano terra del Viale Risorgimento, poi trasferita, nel 1946, presso la Capitaneria di Porto, occupando i locali della Caserma Vandone (Palazzina Ufficiali), dove erano disponibili alloggi, uffici e salone d'attesa per i viaggiatori; lato mare usufruiva delle banchine per l’attracco dei mezzi d'appoggio agli Aerei Idrovolanti. Dopo qualche anno però, i rapporti tra i dipendenti e la Compagnia si guastarono a causa di alcuni scioperi operati dal personale in relazione al salario ed all'’orario di lavoro, vi era il timore infatti che dietro tali richieste si celasse in realtà una riduzione di personale con relativi licenziamenti. Il conflitto tra dipendenti e datori di lavoro divise anche i cittadini; alcuni solidali con gli scioperanti, altri verso la Compagnia Inglese. Le proteste coinvolsero anche il Governo Nazionale, preoccupato che tali azioni potessero incrinare i legami di amicizia faticosamente instaurati con i britannici, soprattutto dopo l’adesione del nostro paese al Patto Atlantico. Inglesi ed Americani erano adesso degli alleati, non più dei nemici. Occorre inoltre segnalare che l’Italia godeva dei privilegi e degli aiuti del piano Marshall, di cui aveva ancora estrema necessità. La situazione, con buona pace di tutti, venne risolta considerando gli scioperanti in “licenza straordinaria”, e venne elargito loro il 60% della paga a fronte delle assenze e il lavoro riprese lentamente. Un anno dopo però la Compagnia BOAC lasciò definitivamente Augusta per non ritornarci più.
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Nota:
La flotta aerea era composta principalmente da Idrovolanti (aerei anfibi) del Tipo: "G" Class Speedbird, con Motori Brisol Perseus da 815 HP (680 KW).

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Il nome delle Palazzine (un po’ di storia)

Comprensorio Militare già Caserma Sommergibili. Nel 1935 furono edificate vicino alla zona portuale due palazzine con funzione di circoli e foresterie per Ufficiali e Sottufficiali della Regia Marina Italiana che presero il nome del C.F. Paolo Vandone, in onore quale comandante del Regio Sommergibile Sebastiano Veniero, tragicamente speronato e affondò nel 1925. La palazzina Ufficiali dal 1945 al 1950 ha ospitato gli uffici e salone di attesa viaggiatori della compagnia aerea inglese BOAC. Le Palazzine sono state da recente restaurate e svolgono la funzione di foresteria e circolo per i militari e le loro famiglie.




A cura di Francesco Carriglio. | Tutti i diritti sono riservati |