Ogni via o
piazza fa parte indissolubilmente della
nostra vita di cittadini, e non è un caso
che attraverso i nomi con i quali vengono
denominate si possa, spesso, ricostruire la
storia stessa del posto nel quale viviamo.
Ripercorrere quindi a grandi linee la storia
della toponomastica è allora rivivere la
storia stessa della nostra città, gli uomini
illustri ai quali ha dato i natali, gli
eventi più significativi che l’hanno
attraversata, gli avvenimenti politici e
storici nei quali si è trovata coinvolta, i
regimi che si sono succeduti del Paese e che
hanno avuto significativi riflessi
nell'amministrazione della nostra cittadina.
Questo spiega il perché della diversità dei
nomi che, negli anni, si sono succeduti per
la stessa via, figli, appunto, dei periodi
politici-storici succedutisi. Un particolare
risulta però estremamente interessante:
spesso, nonostante le numerose delibere
delle varie giunte municipali alternatesi al
governo della città, molti cambiamenti di
denominazione siano stati disattesi dalla
popolazione. Numerose vie e piazze hanno
infatti continuato a possedere il nome
storico che le hanno sempre contraddistinte,
perché ormai saldamente ancorato nella
tradizione cittadina. In riferimento alle
Piazze più storicamente importanti della
nostra città, soprattutto quelle insistenti
nel centro storico, crediamo sia
interessante ripercorrere allora
l’avvicendarsi dei nomi con i quali è stata
denominata ma, anche, i cambiamenti
rivelatisi senza esito. Ci riferiamo alle
piazze:
1.
Castello
2.della
Rotonda
3.del
Mercato
4.Carmine
5.Duomo
6.Emanuele
d'Astorga
7.Risorgimento.
In relazione
alle vie cittadine il resoconto delle
vicende storiche legate al nome è,
ovviamente, molto più vario e numeroso.
La
Via Alabo
(In riferimento all'antica Megara Hiblèae)
già denominata "Crociera dei forni di
Malta",
Via Capitaneria
già "Strada Sanità",
Via Carluccio
Amato, già "Vicolo dei
Signori Corso",
Via Colonnello Salerno,
Via Cristoforo Colombo
dedicata al famoso navigatore,
Via delle Grazie,
dedicata alla Madonna delle Grazie,
Via della Rotonda
prende il nome
dalla forma tondeggiante della Chiesa della
Madonna del Soccorso,
Via Giovanni Lavaggi,
dedicata al Tenente Pilota della Regia
Aeronautica caduto in Egitto nel 1935, già
"Strada Porta di Terra",
Via Epicarmo,
in onore del commediografo, filosofo e poeta siceliota,
chiamata anche "Strada del
Carmine",
Via Garibaldi,
dedicata all'eroe dei due mondi, Gen. Giuseppe Garibaldi. Ed ancora
Via Generale La Ferla,
in onore del valente cittadino divenuto
Comandante Generale della Guardia di Finanza
nel periodo 1919/1923, già "Crociera dei
Cappuccini",
Via Limpetra,
(In riferimento all'antica Megara) già
"Crociera di S. Andrea",
Via Megara
, (Il nome dell'antica città greca Megara
Hibleae) già "Strada di Gesù e Maria". Una
menzione a parte merita l'odierna
Via
Principe Umberto, (In
nome del Principe poi Re Umberto I) il corso
principale della nostra città; le mappe
catastali più antiche la riportano come
"Strada del Cassaro" e successivamente come
"Via Ferdinandea". Ancora l'odierna
Via Roma,
in precedenza denominata
"Crociera dei Quattro Cannoni e Grazia", che
assunse tale nome in virtù di una delibera
Governativa del 1931 che ordinava ad ogni
comune di intitolare una via cittadina alla
capitale d'Italia. Nel marzo del 1912,
Via Marina Ponente diveniva
Via X Ottobre
1911, a ricordo della partenza
dal porto della nostra città, della
spedizione della guerra Italo-Turca.
Via XIV Ottobre 1860
intitolata a ricordo della definitiva
cacciata del presidio Borbonico,
Via Xiacche,
già "Vicolo di Petromasi",
Via Xifonia. Nel Rione
Terravecchia senza esito di trasformazione
si rivelarono i nomi dati a
Viale
Risorgimento (Questo nome
fu dato in occasione della bonifica per la
costruzione oltre al Porta di Terravecchia),
ed a
Via
Adua già "1° Traversa di
Viale Risorgimento, e
Via Dessiè
già "Via Tiro a Segno".
Via Enrico
Millo, intitolata al Capitano di
Vascello medaglia d'oro al valore militare.
Via Francesco
Caracciolo, intitolata
all'Ammiraglio [Napoli 1758-1799]. Nel
quartiere Paradiso vi è la
Via Giuseppe Amato,
Avvocato, giornalista e scrittore. La zona
della Borgata, le cui Vie sono più di
recente realizzazione, vissero solo di
proposte di cambiamento al nome di origine
che non ebbero, nella maggior parte dei
casi, seguito. E' giusto ricordare anche "La
villa", i nostri
Giardini
Pubblici, già denominata "Villa
Micheraux" per poi essere intitolata al
grande scienziato augustano Orso Mario
Corbino, in virtù di una delibera
dell'Agosto del 1923. In definitiva una
piccola carrellata di notizie, tese a
stimolare l'interesse del lettore; numerose
pubblicazioni potranno certamente
approfondire l'argomento trattato, e
aiutarci nello scoprire una piccola parte
della nostra storia che non deve
assolutamente andare perduta.