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Sito informativo sulla Città di Augusta (Sicily)
Fondazione della Città di Augusta anno 1231 XIII sec.
Augusta - Sicilia
Fondazione della città di Augusta.
Alcuni storici asseriscono che il nome derivi dal fondatore dell'Impero Romano Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (Roma 63 a.C.) il quale avrebbe fondato la città sulle rovine dell’antica
misteriosa colonia greca Xifonia; a supporto di questa testimonianza vi è una epigrafe nel Castello Svevo che recita:
“AUGVSTAM DIVVS AUGVSTVS CONDIDIT VRBEM ET TVILT VT TITVLO SIT VENERANDA SVO. THEVTONICA FREDERICVS EAM DE PROLE SECVNDVS DOTAVIT POPVLO FINIBVS ARCE LOCO”.
(Il divino Augusto fondò la Città di Augusta e volle che con il suo titolo fosse Veneranda. Federico secondo di stirpe tedesca l'ha dotata di popolazione, confini, rocca e territorio.)Traduzione Prof. Giovanni Satta.
Gli stessi storici attribuirono a Federico II solo l'edificazione del Castello-Fortezza. Altri storici in base ai documenti, ai decreti e al manoscritto del cronista siciliano medievale Nicolò Jamsilla, successivamente confermato con chiarezza anche dallo storico Nicola Speciale, fanno risalire l'origine della fondazione di Augusta al periodo federiciano in virtù anche dell'emissione nel 1231 del decreto “Privilegium”di Federico II, al fine di assegnare il territorio spettante alla Città di Augusta, delimitandone i confini, esso era formato da trentasei feudi e vari possedimento allodiali. Inizialmente era abitata da deportati; cittadini di Centuripe e di Montalbano Elicona, città ribellatesi al dominio federiciano. L'imperatore “Augustus” indicato dall'epigrafe del Castello è allora proprio Federico “augustale” (aggettivo che significa imperiale) appunto riferito all'imperatore Federico II di Svevia. La costruzione del Castello e la fortificazione di Augusta, unitamente alle fortezze di Catania Castello Ursino e di Siracusa Castello Maniace, tutte progettate dall'architetto Riccardo da Lentini, si inquadravano in un ampio progetto inteso a realizzare un controllo militare capillare sui domini territoriali federiciani dell’epoca. Il fondatore prese molto in considerazione Augusta donandole nel 1234 il titolo di Veneranda "Urbs Regalis Augusta Veneranda Fidelis" per la bellezza dell'isola che si estende tra due golfi naturali: il golfo Xifonio e il golfo Megarese. Intorno al 1239 si iniziò la costruzione della città, con ritardo rispetto alla fondazione per motivi di natura economica e di controllo del territorio. Il porto grazie agli Aragonesi ebbe una improvvisa e copiosa attività commerciale che indusse l'imperatore a nominare come custode del porto il nobile Angelo Frisar. Ancora oggi il porto di Augusta è il cuore pulsante della sua economia cittadina, fonte primaria di sviluppo e di progresso. Nel 1652, con la fortificazione della Piazza d'Armi, fu asportato l'istmo che rendeva Augusta penisola trasformandola in isola il cui accesso avveniva grazie a due ponti levatoi collegati ai rivellini.
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immagine Copertina: L'Aquila che troneggia nel prospetto principale del Municipio.
Immagine dx. Effige in uso nel XVII sec.
Immagine dx. Pubblicazione - Il Privilegio di Federico II.
Immagine dx. Proclama doganale del XVII sec.
Immagine dx. Riconoscimento a Titolo di Città XXI sec.
Araldica: Effige e Gonfalone della Città di Augusta | ||||
Effige della Città.
L’Aquila Sveva fu concessa alla Città dal suo fondatore Federico II di Svevia e troneggia mirabilmente incastonata al centro del prospetto principale del Palazzo Municipale. Il significato che l'aquila trae con gli artigli dal mare due monete d'oro simboleggia che proprio dal mare Augusta ricava ogni ricchezza e prosperità.
Riconoscimento.
Al Comune di Augusta è stato conferito il titolo di Città con Decreto Legislativo n. 267 firmato il 13 Giugno 2022 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e consegnato al Sindaco in carica dal Prefetto di Siracusa in data 2 Dicembre 2022.
Nota: L’Araldica Civica venne istituita con Regio Decreto del 5 luglio 1896 N°314 con il quale si Istituiva il “Libro Araldico degli Enti Morali”. Nel 1933 Con decreto N°1440 del regime fascista fu resa obbligatoria per tutti i Comuni e le Provincie. Il Decreto Legislativo del 10 dicembre 1944 N°394 ne prevedeva la totale eliminazione in caso indicasse termini o oggetti riguardanti il passato regime.
A cura di Francesco Carriglio. | Tutti i diritti sono riservati |