Chiesa e Convento di San Domenico di Guzman

Augusta - Sicilia

Opere storiche della città - Pubblicato nel Novembre 2003






L' antica e prima chiesa della cittadina con il chiostro furono edificati nel 1229 e dedicate a San Domenico di Guzman patrono della città. Non si sa l'esatta collocazione, alcuni storici scrivono che fu costruita a nord-ovest dell'isola altri ritengono che fu costruita nella contrada di Terravecchia a sud della cittadina. Il modellino della prima chiesa, in argento, si trova nella mano del simulacro di San Domenico. L'odierna chiesa è collocata nell’omonima piazza che si apre sulla Via XIV Ottobre. Distrutta dai Turchi durante l'assedio del 1551, riedificata nel 1580 la chiesa subì una nuova distruzione a causa dell'infausto sisma del gennaio 1693. Nella nuova ricostruzione neo classica del 1848 a cura dell'ing. Luciano Ferraguto, così come ci appare oggi, fu modificato il piano di costruzione. Nell'antica Chiesa il prospetto era rivolto ad ovest e invece come si vede oggi il prospetto è rivolto ad est. La facciata è di manifattura neoclassica e il prospetto è suddiviso in due parti: quello centrale è leggermente avanzato rispetto al secondo che contiene la torre campanaria. In quello centrale vi è collocata al centro una grande finestra cantoria con la grata a balconcino. L'interno è in stile neoclassico ad una sola navata. Nell'abside vi è una scritta latina:
IN TE SPERAVERUNT PATRES NOSTRI ET LIBERASTI EOS=
[In Te hanno sperarono i nostri Padri e Tu li hai liberati].
A causa dei problemi riguardanti la natura franosa del terreno e, soprattutto per il grave danno subito a causa del terremoto del 1990 la Chiesa è rimasta chiusa per ben 26 anni fino al termine dei lavori di consolidamento e restauro. Il 13 maggio 2007, nel corso di una solenne cerimonia, alla presenza della cittadinanza tutta e delle massime autorità politiche, religiose e militari, è stata finalmente riaperta al culto. In occasione dei festeggiamenti santo patrono del 24 Maggio 2007, il simulacro del Santo Patrono è rientrare nella sua sede naturale dopo anni di forzato esilio nella Chiesa Madre.


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Chiesa di San Domenico - Particolari