Il Palazzo del Municipio - Ieri e Oggi

Augusta - Sicilia

Opere storiche della città - Pubblicato nel Marzo 2011








L'edificio fatiscente che faceva funzione da Ufficio Comunale e di rappresentanza si trovava in Via Marina Ponente. Quando il Conte di Santo Stefano Viceré di Sicilia (1678-1687) promise alla città l'elevazione a Senato si pensò di dare al governo della città una sede più dignitosa.

Lo stabile monumentale fu edificato in stile sobrio barocco intorno al 1699 sopra le rovine di una segreta (prigione) che fu utilizzata sia dagli spagnoli che dai francesi durante il loro dominio. Per far fronte alle spese di costruzione della "Nuova Casa della Città" l'Amministrazione della Università Civica attinse anche ai proventi sulla "gabella del pane", quindi una tassa giornaliera sul bene di prima necessità dei cittadini, i lavori della costruzione del nuovo Palazzo furono affidati al Capomastro delle Regie Fabbriche Antonino Greco. Il prospetto principale del Palazzo è rivolto alla Piazza Matrice e il lato Est è rivolto alla Via P. Umberto, con un rafforzo strutturale alle teste d'angolo tra la Piazza e Via Umberto e tra la Piazza e il vicolo Cinema Impero.
Intorno al 1715, la struttura fu elevata di un piano e l'incarico fu affidato al Capo mastro Pietro Palumbo delle Regie Fabbriche. Nel 1735 una parte interna del Palazzo fu adibita a teatro cittadino, composto da una platea, diversi palchi, la galleria e sei sedute per l'orchestra. Nel 1866 le pareti della sala del teatro furono rivestite in legno pregiato; in tale sala venivano effettuate anche delle proiezioni cinematografiche. L’8 maggio 1904 si svolse commemorazione del Prof. Nunzio Vaccalluzzo al poeta e scrittore augustano Alfio Belluso (Augusta, 1855 - Catania, 1903), molto apprezzato per la poesia nella scena teatrale illustrata del 1899.
Nel 1919, non rispettando le norme di sicurezza vigenti dell’epoca, la sala cine-teatro venne chiusa su ordine del Prefetto di Siracusa ma dopo qualche anno venne ristrutturata in stile barocco ed adibita a salone di rappresentanza dove periodicamente si effettuavano le sedute pubbliche e consiliari. Anni dopo, nel periodo fascista, fu edificata e accorpata la Casa del Fascio costruita nello stesso stile rendendone di fatto un'unica struttura. Sul lato destro del prospetto principale all'altezza del primo piano si nota l'orologio solare (meridiana), disegnato nel 1870 da due famosi astronomi Giovanni Battista Donati e Padre Angelo Secchi. La meridiana attraverso lo gnomone in ferro segna le ore e i mesi dell'anno, sul lato sinistro l'epigrafe in memoria dell'evento, l'eclisse solare. Sotto l'arco centrale del cornicione che delimita in altezza la struttura vi è collocata l'Aquila Sveva in pietra bianca, simbolo concesso da Federico II di Svevia alla Città al disotto del quale sul fastigio vi è la dicitura URBS REGALIS AVGVSTA VENERANDA FIDELIS (Augusta Città Regia Veneranda e Fedele). Ai lati della porta centrale che da sul balcone vi sono due cartigli che, dopo la liberazione nel 1943, al loro interno fu levigato e cancellato il simbolo littorio. Il Palazzo Senatorio fortunatamente è sopravvissuto alle insidie dei terremoti e alle guerre che si sono succedute.
Nel 2010 è stato ultimato al Palazzo di Città il restauro ed è tornato all’antico splendore, ed è composto da il piano terra ai cui lati del portone d'ingresso principale vi sono quattro finestre, due oggi si affacciano sui locali della Biblioteca Comunale e le altre due sulle sale del Museo della Piazzaforte. Al piano sopraelevato sono ubicati l'ufficio del Sindaco e gli uffici della segreteria che si affacciano in un lungo ballatoio costituito da lastre di pietra arenaria e sorretto da cagnoli anch'essi in pietra arenaria e delimitato da una ringhiera in ferro battuto che si estende per tutto il ballatoio, dalla Piazza Matrice alla Via P. Umberto, la base dell'edificio è percorsa in lunghezza e larghezza da un solido zoccolo in pietra arenaria.
Una nota di plauso per lo straordinario lavoro svolto con certosina abilità nel restauro dell’affresco originariamente eseguito dal M° Gregoretti raffigurante "Il trionfo della abbondanza guidato dalla saggezza" e del lampadario in vetro di Murano a 60 fiamme nella sala di rappresentanza. In occasione della ricorrenza del 150° dell’Unita' d’Italia il Palazzo e' stato riaperto alla cittadinanza.

Giorno 21 Marzo 2015, in occasione della XX Giornata della Memoria e dell'Impegno, il Salone di Rappresentanza è stato dedicato, presente la figlia Caterina, al Magistrato Rocco Chinnici ucciso dalla mafia a Palermo. In tale occasione nel suddetto Salone è stata apposta una targa ricordo.

  La Redazione | Tutti i diritti sono riservati |


Alcune immagini - Restaurato nel 2010