
La tradizione e la cultura religiosa vanno in genere di pari
passo nel tempo. Percorrendo le vie della nostra città, soprattutto
quelle insistenti nel centro storico, ma anche alcune strade di
campagna, ci accorgiamo della presenza di nicchie di varia forma
incastonate nei muri di prospetto delle case, o poste all’interno
delle ville. Sono Edicole votive, contenenti immagini sacre sotto le
più svariate forme: statuine in pietra locale detta “giuggiulena”,
in legno o in gesso, rilievi e bassorilievi, piccoli dipinti,
fotografie. Anticamente intorno ad esse si radunava il vicinato per
pregare, o per recitare il Santo Rosario. Altre volte venivano
realizzate come ex-voto per una grazia ricevuta, o semplicemente per
propiziarsi l’esito del frutto del proprio lavoro: la fertilità del
raccolto, l’abbondanza della pesca, la salute delle mandrie. Ancora
oggi non solo sono tante quelle che resistono alle intemperie ed
all’usura del tempo, ma ancora di nuove ne vengono realizzate a
testimonianza di una tradizione religiosa, e di un’usanza, rimasta
inalterata nel tempo.